Festival PratoCity21//QuartiereSoccorso rientra all’interno del progetto La Città Continua, finanziato dalla Regione Toscana sulla sicurezza urbana integrata. Il progetto è elaborato dal Servizio politiche giovanili del Comune di Prato, CUT | Circuito Urbano Temporaneo e Ricilclidea

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Lo stato attuale delle cose ci ha suggerito un’altro modo di fruire l’arte e la cultura: il festival è stato ripensato come un’esperienza multisensoriale. L’edizione ha proposto infatti una soluzione inedita e rivoluzionerà il formato dell’esposizione dei contenuti, presentando una fruizione ibrida che introduce la piattaforma digitale e mantiene la dimensione del luogo fisico diffuso. La visione e l’ascolto si hanno affiancato la realtà percepita, creando un’espansione temporale che ha permesso al visitatore di viaggiare nel tempo e nello spazio. Sia nello spazio della saletta Campolmi, che in modo particolare passeggiando per il quartiere Soccorso, lo spettatore, munito del proprio telefonino e degli indispensabili auricolari, è stato trasportato in una realtà aumentata.

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Mostra PratoCity21//QuartiereSoccorso, Saletta Campolmi, Prato, Maggio 2021, installazione esterna e “cantiere” interno

PratoCity21//QuartiereSoccorso Festival, Saletta Campolmi (Campolmi Hall), Prato, May 2021, external installation and internal “construction site”

L’invito è stato quello di recarsi alla Campolmina, un’estensione della periferia del Soccorso traslata in centro storico, sfruttando le caratteristiche finestre dell’edificio ex industriale. Nello spazio durante le giornate di festival sono state presentate una serie di installazioni site specific. Lo spazio è stato trasformato nelle giornate dell’8/9 maggio in un “cantiere” dove ha preso forma il prototipo di Architettura Vegetale.ZERO. Il 15 maggio in occasione dell’evento di chiusura per tutta la giornata lo spazio ha ospitato Soccorso! la “radio di quartiere” di Fango Randio, trasmessa in streaming con interviste agli abitanti e agli attori culturali e la visione in anteprima del docufilm dedicato al Quartiere Soccorso.

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Da li lo spettatore è stato indirizzato a passeggiare singolarmente nelle strade del quartiere, guidato da una mappa disponibile in formato digitale e visibile in formato cartaceo nei punti di accesso utilizzando come strumenti i propri sensi e il proprio smartphone, per immergersi in una visione dilatata dall innovativa veste. 

I volti degli abitanti, dei bambini e ragazzi delle scuole del quartiere, le opere dal carattere temporaneo e le suggestioni in forma di racconto che gli artisti hanno prodotto durante i soggiorni di residenza sono stati protagonisti del percorso espositivo, così come la rilettura delle architetture, realizzata da fotografi, video maker, sound designer, che si sono alternati nella documentazione. I contenuti sono stati presentati attraverso documenti in forma scritta e audiovisiva nell’archivio di memoria in digitale presente anche sul portale dedicato.

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